La stazione di I1EPJ
Il demodulatore RTTY rigenerativo Dovetron MPC-1000CR-II


Quando, più anni fa di quanto gli piaccia ricordare, il Beppe aveva iniziato ad essere operativo in RTTY, questo era uno degli apparati che popolavano i suoi sogni di studente squattrinato, assieme ai demodulatori e ai terminali video della Hal. Invece aveva dovuto accontentarsi di una vecchia e rumorosissima Olivetti T2CN e di due demodulatori, uno commerciale supereconomico, ed uno fatto in casa, successivamente uniti in un unico contenitore. In un contenitore uguale al precedente era stato costruito un terminale video basato sul Thomson/CSF SFF96364. Entrambi gli apparati sono tuttora esistenti, funzionanti e visibili qui. In un terzo contenitore a forma di consolle era stata costruita una tastiera elettronica (orribile garbuglio di un keyboard encoder MM5740, una UART TMS6011, una carriolata di logica TTL e due memorie FIFO 3341), di cui però si sono perse le tracce. Ne resta solo lo schema, che è visibile nella sezione hardware..

Qualcuno potrebbe giustamente chiedersi dove diavolo trovare ai tempi d'oggi un segnale RTTY in codice Baudot a 50 baud con cui provare un apparato come questo o una vecchia telescrivente come l'Olivetti T2CN. A conoscenza di chi scrive, l'unica stazione RTTY ancora attiva (ma chissà fino a quando...) ricevibile H24 su varie frequenze è quella del DWD, Deutscher Wetterdienst (servizio meteorologico navale tedesco), le cui frequenze e le schedule di trasmissione si possono trovare qui. E cosa fare se non si ascolta in modo affidabile tale stazione su nessuna delle frequenze su cui è attiva? Una soluzione è mostrata nel filmato: in internet, all'URL http://www.rtty.com/itty/ si trova un sito che trasmette notizie varie in codice Baudot a 45.45 o 50 baud come streaming audio. Tutto quello che è necessario fare è collegare l'uscita audio del PC all'apparato da comandare, con un pezzo di filo o tramite un mixer a matrice, come fatto da chi scrive, per avere a disposizione H24 un perfetto segnale RTTY, privo di fading, rumore, disturbi e quant'altro si avrebbe nella realtà radio, utile per riparare, tarare e collaudare i vecchi apparati in codice Baudot.

Nel filmato si sta appunto comandando con tale segnale il Dovetron MPC-1000CR-II che a sua volta pilota il terminale video di cui si parla qui. Il segnale audio proveniente dal PC è stato collegato all'ingresso 7 del mixer a matrice PX-8000, da cui è stato inviato al Dovetron (Zona 2). Ah, volete anche sapere cosa viene trasmesso? Dipende dal canale che scegliete, ne sono disponibili tre. Su quello europeo vengono trasmesse notizie varie H24 alla velocità di 50 baud utilizzzando i toni bassi. Il nome del canale europeo prima era infatti "Greenwich News". Come potete leggere al sito citato, è anche possibile inoltrare testi da trasmettere. Sul primo degli altri due canali vengono trasmesse ugualmente notizie varie, ma alla velocità di 45.45 baud ed utilizzando i toni alti (standard americano), mentre il secondo è una specie di forum in codice Baudot, che diffonde le email inviate da un gruppo di appassionati della vecchia teletype. Quest'ultimo canale, chiamato "AUTOSTART" è pensato per chi vuol lasciare in ricezione una vera telescrivente, in quanto non trasmette in continuazione, ma solo quando c'è qualcosa di nuovo da trasmettere, evitando quindi di consumare inutilmente chilometri di carta. Ascoltando ad orari casuali è qundi molto probabile che riceviate solo silenzio. Ricevete il canale che preferite, l'importante è che è possibile far rivivere le vecchie apparecchiature in codice Baudot senza essere costretti a ricevere sempre e solo i bollettini meteorologici marittimi del DWD.


Foto 1. Il demodulatore rigenerativo DOVETRON MPC-1000CR-II. Si tratta della versione civile, che incorpora il circuito di autostart ed il rigeneratore del segnale/convertitore di velocità. Il circuito di sintonia, come si vede, è realizzato con un display a barre di LED incrociate, invece che col consueto CRT presente sui modelli più vecchi.

Foto 2. Una vista interna del demodulatore durante la revisione. Appena arrivato funzionava al 97.5%. Un 1% di non funzionamento, precisamente il LED MARK che non si accendeva, era causato da un 741 andato in avaria. Fortunatamente gli integrati sono tutti montati su zoccoli, quindi la riparazione non ha posto problemi. Un condensatore elettrolitico andato in perdita era responsabile di un altro 1%, cioè il mancato funzionamento del circuito di autostart. Il restante 0.5% sembrava un problema molto più grave di quello che poi si è rivelato essere, e consisteva nel mancato funzionamento del rigeneratore del segnale (la basetta in basso a sinistra, contenente una UART 6402 ed i circuiti di generazione e selezione dei clock di RX e di TX). Il tutto era dovuto ad una cattiva saldatura (per la verità, quasi del tutto mancante) su uno dei resistori collegati ai dip-switch per la selezione del baud rate di uscita. Lo spazio vuoto al centro ed i componenti mancanti sono per il circuito di sintonia oscilloscopica presente sui primi modelli. Questo modello è probabilmente nato direttamente col circuito di sintonia a barre di LED incrociate, quindi lo spazio risulta libero ed i componenti mancanti.

Foto 3. I resistori ed il DIP switch di cui alla foto precedente. Le saldature sui terminali in alto dei resistori erano quasi del tutto mancanti ed è stato necessario rifarle. A quel punto il rigeneratore del segnale è tornato a funzionare perfettamente.

Foto 4.

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