DESCRIZIONE DELLO SCHEMA ELETTRICO.

Lo schema elettrico dell'oscillofono può essere diviso in sei blocchi:

Interfaccia verso il tasto.

E' composta da IC2A ed IC2B, Il suo scopo è quello di convertire l'apertura e la chiusura del tasto in un segnale logico CMOS utilizzato per comandare il generatore di inviluppo ed il circuito di comando della macchina scrivente. La resistenza di pull-up dell'ingresso di IC2A è piuttosto bassa allo scopo di far scorrere nel tasto una corrente non eccessivamente piccola (circa 12 mA).

Generatore di inviluppo.

Questa parte del circuito, composta da U1A, U1B, IC2D, IC3A ed IC3B ha lo scopo di generare la forma d'onda che controlla l'ampiezza del segnale generato dall'oscillatore modulato in AM. La forma d'onda generata è un'onda quadra con ampiezza e tempi di salita e discesa regolabili. A tasto aperto, C1 è scarico, quindi la tensione all'ingresso non invertente di U1B è nulla e l'uscita di U1B ha il valore di riposo deciso tramite R21, che va regolata al valore necessario ad azzerare l'ampiezza del segnale generato da IC1.

Quando si chiude il tasto, lo switch analogico IC3A si chiude mentre IC3B si apre. In questo modo il condensatore C1 si carica esponenzialmente con una costante di tempo fissata da R2 verso la tensione fissata mediante R1. La tensione ai capi di C1 viene inviata a U1B, la cui uscita sale di conseguenza, provocando l'emissione da parte di IC1 di un segnale di ampiezza proporzionale a tale tenmsione. Quando si rilascia il tasto, IC3A si apre e IC3B si chiude, provocando la scarica di C1 con una costante di tempo regolabile mediante R5. La tensione all'uscita di U1B scende di conseguenza verso il valore di riposo e così fa l'ampiezza del segnale generato da IC1.

I potenziometri R2 ed R5 regolano quindi rispettivamente il tempo di attacco ed il tempo di rilascio della nota generata, mentre R1 regola l'ampiezza massima raggiunta dalla nota stessa.

Generatore di nota.

Realizzato mediante un generatore di funzioni tipo XR2206 (IC1), è appunto un oscillatore sinusoidale modulato in ampiezza. A tasto alzato, l'ampiezza del segnale generato è circa zero (regolata mediante il trimmer R21). Quando il tasto viene abbassato, la tensione sul pin 1 sale, provocando un aumento proporzionale dell'ampiezza del segnale sinusoidale generato. La frequenza del segnale è regolabile mediante R15, mentre i trimmer R13 ed R14 vanno regolati per ottenere la miglior forma d'onda possibile. Il segnale generato viene prelevato sul piedino 2 ed inviato, tramite il potenziometro R8 che funge da controllo di volume, all'amplificatore BF. Lo schema utilizzato è quello standard suggerito nelle Application Notes del costruttore.

Amplificatore BF.

Si tratta di un circuito assolutamente standard basato sul TDA2003 (U2), in grado di fornire una potenza più che sufficiente a pilotare un gruppo di più altoparlanti e/o cuffie. Anche qui lo schema segue pari pari quello suggerito nelle Application Notes della casa costruttrice.

Circuito di comando della macchina scrivente.

Tali macchine, dal punto di vista elettrico, consistono sostanzialmente di un relè che comanda l'abbassamento della rotella scrivente. Tale relè viene comandato direttamente dal segnale proveniente dal tasto tramite IC2C ed il MOS di potenza Q1. Data l'alta impedenza di ingresso del MOS, non sono necessari stadi buffer. Allo scopo di rendere la commutazione del relè più veloce possibile si è scelto di alimentarlo con una tensione di 24 V limitando poi la corrente mediante il trimmer R12. Per tale trimmer è consigliabile utilizzare un modello a filo da 2 o 3 W.

Alimentatore.

È un normalissimo alimentatore realizzato con i soliti stabilizzatori della serie 78XX che fornisce +12V e -12V per l'alimentazione degli integrati e +24V per l'alimentazione del relè della macchina scrivente. Lo schema mostra un trasformatore con due secondari separati da 12 V, ma è sufficiente un normale trasformatore da 15 o 20 VA con secondario a presa centrale da 12+12 V.

Collaudo e taratura.

Posizionare tutti i trimmer a metà corsa ed porre il volume (R8) a zero. Alimentare il circuito, chiudere il tasto ed alzare il volume sino ad ascoltare la nota prodotta da IC1. Disponendo di un oscilloscopio, collegarlo all'uscita e regolare R1 per ottenere una forma d'onda priva di clipping e R13 ed R14 per la miglior sinusoide. In mancanza di un oscilloscopio, regolare i trimmer citati ad orecchio sino ad ottenere una nota più pura possibile.

Aprire ora il tasto e regolare R21 sino a ridurre al minimo il segnale residuo a tasto aperto (quello che in un modulatore bilanciato per RF sarebbe il "residuo di portante").

Verificare regolando R2 ed R5 che i tempi di attacco e di rilascio della nota varino di conseguenza e siano indipendenti e che, regolando R6, la nota ottenuta vari di frequenza.
Regolare R12 per il massimo valore, applicare un tester predisposto per 200 mA fs sul connettore SL3 e verificare che chiudendo il tasto scorrano circa 100 mA.